Il Parlamento UE vota il pacchetto mobilità
Anticipo dell’introduzione del tachigrafo intelligente al 2021, chiarificazione delle norme sulle retribuzioni dei conducenti e sui periodi di riposo, accorciamento dei limiti per il cabotaggio.
Sono i punti salienti del testo sul pacchetto mobilità approvato oggi dal Parlamento europeo, che ha adottato la revisione delle norme sui trasporti su strada secondo gli orientamenti della parte occidentale, battendo le posizioni di quella orientale.
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Nel dettaglio, rispetto al cabotaggio il Parlamento intende sostituire l’attuale limite di sette giorni che si applica al numero complessivo delle operazioni di cabotaggio con un limite di tre giorni e introdurre la registrazione dei passaggi di frontiera tramite i tachigrafi. Inoltre, ci sarebbe anche un “periodo di riposo” per i veicoli di 60 ore, da trascorrere nel Paese d’origine prima di potersi dirigere verso un altro cabotaggio.
Inoltre, il parlamento chiede anche di applicare le regole valide per i trasporti pesanti, anche agli operatori attivi nel trasporto leggero, così come vorrebbero vedere applicate anche all’autotrasporto le regole sul distacco dei lavoratori a livello comunitario, cosi da evitare il peso burocratico causato dai diversi approcci nazionali e garantire un’equa remunerazione dei conducenti.
Detto altrimenti, la richiesta è di applicare le norme esistenti sul distacco dei lavoratori anche al cabotaggio e alle operazioni di trasporto transfrontaliero, escludendo soltanto il transito e le operazioni bilaterali con un carico o scarico supplementare in ogni direzione (o zero in uscita e due al ritorno).
COMMENTI E REAZIONI
Proprio per questo i giudizi di tutti gli attori appaiono improntati all’ottimismo. È positivo per esempio il commento di Conftrasporto-Confcommercio, che proprio ieri aveva incontrato i parlamentari europei di tutte le formazioni politiche per sottolineare l’importanza di far passare la posizione dei paesi occidentali, come poi di fatto è avvenuto.
Anche da Bruxelles arriva la voce entusiasta dell’eurodeputata Isabella De Monte, componente della commissione Trasporti e turismo, che sottolinea come con il voto di oggi «potremo dire addio alla concorrenza selvaggia dell’Est Europa e all’invasione dei camion stranieri». Secondo l’eurodeputata il cambio della normativa rispetto al cabotaggio pone fine alle distorsioni della concorrenza da parte delle aziende di trasporto che delocalizzano creando società di comodo per avere manodopera a basso costo.
Di avviso analogo è anche Maurizio Diamante, segretario nazionale della Fit-Cisl, soddisfatto perché «il pacchetto mobilità non contiene più il peggioramento dei tempi di guida e di riposo contro cui abbiamo combattuto nei mesi scorsi assieme a Etf, la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti a cui siamo affiliati».
Anche le norme sul cabotaggio vengono valutate positivamente in quanto renderanno «più difficile fare dumping», perché «dopo tre giorni in un paese estero, il camion dovrà passare almeno 60 ore nello Stato in cui ha sede». Mentre rispetto all’accelerazione nell’introduzione del tachigrafo smart Diamante considera che potrà «evitare che gli autisti siano costretti a orari di lavoro più lunghi di quelli previsti dalla legge».
È comunque da precisare che la votazione di oggi non è ancora quella finale. Per la precisione adesso ci saranno negoziati interistituzionali tra Consiglio e Commissione, quindi spetterà al Parlamento della prossima legislatura decidere le azioni da intraprendere.
Insomma, è presto per cantare definitiva vittoria, ma di certo sono stati compiuti importanti passi in avanti per fornire strumenti indispensabili a un corretto funzionamento dell’autotrasporto.
Uomini e Trasporti