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RICOSTRUZIONE PNEUMATICI
Ricostruzione Pneumatici
Nel costo di acquisto di un pneumatico nuovo circa il 70% del valore è dovuto alla costruzione della carcassa, che contiene materiali quali l’acciaio e oltre 100 diverse mescole di gomma. Il restante 30% del valore è relativo alla mescola del battistrada, destinato all’usura.
Grazie alle migliori materie prime, a macchinari all’avanguardia e ad una continua formazione del personale, dall’impianto di Ricostruzione RI.GOM.MA, uno dei più importanti a livello nazionale, escono prodotti garantiti per sicurezza e performance chilometrica.
Nella prima fase del ciclo di lavorazione, un tecnico specializzato, ispeziona internamente ed esternamente il pneumatico finito, denominato carcassa. Lo scopo è effettuare una valutazione visiva dell’idoneità alla ricostruzione.
Shearografia
RI.GOM.MA è il primo ricostruttore Michelin RECAMIC in Europa, dotato di questa sofisticata tecnologia. L’impianto shearografico è in sostanza una camera stagna meccanizzata, entro cui è possibile creare pressioni diverse. Una telecamera digitale scatta fotografie in sequenza, prima a pressione ambiente, poi in depressione di 50 millibar. Eventuali deformazioni della carcassa, invisibili ad occhio nudo, vengono evidenziate con l’ausilio di un raggio laser.
Agis
Agis è il software sviluppato da Michelin e normalmente utilizzato per l’ispezione e la certificazione delle carcasse aeronautiche. Il software, una volta selezionato il difetto nella carcassa, è in grado di valutarne l’entità e di indicare all’operatore se procedere o meno alla ricostruzione.
Le carcasse che hanno superato l’ispezione in ingresso vengono avviate alla raspatura. Una serie di lame rotanti pilotate da sistemi di controllo ottici e con sensori di prossimità laser, asporta il battistrada residuo dalla sommità della carcassa. Il polverino di gomma residuo della raspatura (circa 2 kilogrammi per uno pneumatico da autocarro) viene totalmente recuperato e riutilizzato per altre applicazioni: tartan per campi sportivi, protezioni anticaduta per parchi giochi, additivi per asfalti, ecc.
Terminata la raspatura, le carcasse vengono agganciate al carosello FLY-TYRE: non toccheranno più terra fino al termine del ciclo di ricostruzione, a garanzia della pulizia e della qualità di lavorazione
Rappezzi e riparazioni
Le carcasse vengono nuovamente ispezionate: terminata la raspatura si mettono in evidenza eventuali fori o piccoli tagli che richiedano un rappezzo interno o una riparazione. Il numero e le dimensioni massime ammesse dei rappezzi sono rigidamente fissati dalle procedure di qualità e dal manuale RECAMIC. Una carcassa che richieda riparazioni troppo estese viene scartata dal processo di ricostruzione. La sommità delle carcasse viene trattata a spray con una soluzionatura adatta ad attivare la superficie prima dell’applicazione del sottostrato e del battistrada.
Nel processo di ricostruzione a freddo RECAMIC, vengono applicate alla carcasse le fasce in gomma con il battistrada prestampato: le mescole sono di formulazione originale MICHELIN, così come i disegni dei battistrada.
Rullatura
Un estrusore di ultima generazione, applica il sottostrato al battistrada: il sottostrato è l’unico elemento “crudo” del processo; è il componente che, vulcanizzando in autoclave, crea l’unione tra il nuovo battistrada e la carcassa.
La nuova rullatrice Recamic by Matteuzzi è un altro fiore all’occhiello di RI.GOM.MA. E’ infatti l’ultima versione, completamente automatizzata, che permette l’applicazione del battistrada e la rullatura con il rispetto di parametri e tolleranze di processo estremamente precise. Il centraggio della fascia sulla carcassa è controllato da 3 proiettori laser, mentre la tensione di trazione è regolata da sensori di carico.
Autoclave
L’autoclave è una camera iperbarica industriale all’interno della quale si possono variare i parametri di pressione e temperatura per la vulcanizzazione dei pneumatici. Il ciclo di cottura prevede pressioni nell’ordine dei 5/6 bar e temperature di 150°C. Il ciclo completo richiede circa 3 ore e la capienza dell’autoclave è di 20 pneumatici. La fonte di calore che alimenta l’autoclave è una caldaia per la generazione di vapore.
Il ciclo di ricostruzione è certificato ISO9001 ed ECE 109 certificato dal TUV. Tutti i pneumatici vengono marchiati a laser con i dati tecnici di legge e sottoposti a ispezione finale di qualità al termine delle lavorazioni, prima di passare a magazzino prodotto finito.